Venerdi scorso abbiamo invitato il nostro Sindaco ad un consiglio di classe della scuola francese di Ventimiglia.
Era un modo gentile e cortese, di far conoscere il lavoro e la mentalità degli insegnanti d’oltralpe. A questa riunione partecipavano anche responsabili del Comune di Mentone (la sig.ra Claudette REBAUDO ed il sig. Dominique OBERTO) e rappresentanti di genitori ed di categoria (sig. Jean MORERO).
Purtroppo però il comportamento del nostro primo cittadino, quella sera, ci ha lasciati tutti basiti.
Subito molto disponibile e cordiale a visitare le aule dei bambini, quando ci siamo seduti a tavolino per iniziare un discorso quasi amichevole, tant’era informale e rilassato, l’atmosfera si è subito gelata.
Impossibile avere un dialogo tradizionale con questa persona: ha chiesto a tutti, a turno come fossimo stati ancora degli studenti liceali, di formulare la nostra (o le nostre domande); mentre ciò avveniva, lui prendeva appunti, annuendo e guardandoti in viso, nel più totale silenzio…
Finito il giro delle domande ed assicurandosene personalmente con un infelice «…avete finito ? No, perchè poi, non vorrei essere disturbato…» ha iniziato il suo discorso.
Discorso ovviamente molto politico (tolto il fatto che: il nostro sindaco è solito convocare e non essere convocato, ndr non se ne lascia scappare neppure una …) poiché promettente molto per il futuro ma completamente insufficente per i problemi dell’oggi!
Se penso che il Comune di Mentone si stava impegnando a fare dei lavori richiesti da anni, a Loro spese e con i Loro operai ed al nostro Sindaco chiedevano solo l’autorizzazione a procedere, e questo non gliela ha concessa… ci si è ghiacciato il sangue nelle vene.
Il discorso era semplice e linerare: veniamo, facciamo, non paghi nulla e non te ne accorgi. Per molte Amministrazioni un sogno. Ma non per noi. Per noi, al Suo dire, sarebbe stato un inutile spreco da parte dei francesi.
Il sig. Scullino ha altri progetti per questa scuola. Progetti grandiosi.
Ampliare i corsi: dalle elementari alle medie, per trasformare questa piccola sezione distaccata di Mentone in una scuola francese all’estero (quindi a pagamento) e sotto il controllo del Ministero degli Affari Esteri Francese. Questo infatti avverebbe se aumentassero, non gli effettivi ma il numero di classi, tanto da avere nella stessa sede: medie e superiori.
Che notorietà mediatica per Ventimiglia aggiungendo questo tipo di scuola (proprie delle grandi città), alla Zona Franca, al porto…
Magari ci scappa anche qualche bel finanziamento come manna dal cielo. Chissà.
Insomma, quando parla quest’uomo non si sai mai cosa aspettarsi.
E venerdì sera, dopo il suo intervento e dopo il suo prematuro congedo (con tanto di autista venuto a dirgli il classico: « Signor Sindaco, è l’ora…») ci siamo tutti guardati in faccia stupiti, delusi ed increduli.
Forse ci siamo persi qualcosa o forse non abbiamo capito niente… ma noi volevamo solo risolvere i problemi di oggi, non di una fantomatica scuola, che forse, non ci sarà mai.
Inutile parlare di ampliamenti quando ad oggi, non riusciamo neanche a dare – ai più piccoli – servizi base ed elementari.
E per questa volta, neanche a spese nostre.
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